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on Ottobre 02, 2020

Nel rispetto delle norme di sicurezza anticovid e delle regole sul distanziamento sanitario, due gruppi di persone hanno partecipato insieme ad Alessandro Rondoni alla visita guidata, proposta l’1 ottobre dall’associazione Rondo Point e da “ForzARomagna”, alla grande mostra “Ulisse. L’arte e il mito” allestita ai Musei San Domenico di Forlì. L’esposizione, promossa dalla Fondazione Carisp in collaborazione con il Comune, dopo la chiusura forzata a causa della pandemia durante i mesi del lockdown è stata riaperta con rigorose misure di sicurezza dal 19 maggio fino al 31 ottobre. Circa 250 le opere esposte, dall’antichità al Novecento, dall’Ulisse di Sperlonga (I secolo d. C.) a quello di Arturo Martini, alle Muse di De Chirico e al cavallo statuario di Mimmo Paladino, esposto nello spazio suggestivo della chiesa di San Giacomo che ha accolto anche l’imponente relitto della nave greca di Gela. L’importanza della mostra è documentata anche dalla sua candidatura al Global Fine Art Awards per la categoria “Best Ancient”, in corsa con il British Museum di Londra, il Paul Getty di Los Angeles, il Metropolitan di New York, il Museu d’Arqueologia de Catalunya di Barcellona e il Louvre di Abu Dhabi.

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on Febbraio 02, 2020

Alessandro Rondoni è intervenuto su “L’informazione nei nuovi modelli di comunicazione multimediali” durante la XVI edizione del convegno regionale dei giornalisti per la festa del patrono, San Francesco di Sales, cui hanno partecipato trecento fra giornalisti, comunicatori, direttori e collaboratori degli uffici per le Comunicazioni sociali dell’Emilia-Romagna. Sono intervenuti anche Giovanni Rossi, presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti, Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale Comunicazioni sociali Cei, e Francesco Ognibene, caporedattore di “Avvenire”. L’incontro è stato concluso dal card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, che ha messo in guardia da un giornalismo inquinato dalle fake news invitando a un’informazione che rispetti la verità della notizia e la dignità delle persone. «In questo tempo di grandi trasformazioni e di fluidità - ha detto Rondoni, giornalista e direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali Ceer/Bologna - lo scopo dell’informazione è creare comunità, senso di appartenenza e fare memoria. I giornalisti, con la forza delle parole e del linguaggio, possono e devono combattere la cultura dell’effimero, dell’istante, della superficialità». Rondoni ha inoltre ricordato l’opera di don Francesco Ricci, il sacerdote missionario che a Forlì fondò l’editrice Cseo e la rivista “Il Nuovo Areopago” e che proprio grazie alla sua capacità di comunicare costruì ponti e relazioni in giro per il mondo. Il convegno, intitolato “Il giornalismo nel rispetto della notizia e della deontologia
. Nuovi modelli multimediali di comunicazione per raccontare la vita che si fa storia” si è svolto il 31 gennaio all’Istituto Veritatis Splendor di Bologna dove hanno portato il saluto mons. Giovanni Mosciatti, vescovo di Imola e delegato per le Comunicazioni sociali Ceer, i suoi predecessori, mons. Tommaso Ghirelli e mons. Ernesto Vecchi, Matteo Billi, presidente Ucsi Emilia-Romagna, Davide Maloberti, delegato regionale Fisc, mons. Stefano Ottani, vicario generale per la sinodalità dell’Arcidiocesi di Bologna. Durante il convegno è stato inoltre illustrato il messaggio di Papa Francesco per la 54a Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali ed è stato anche presentato il nuovo modello di comunicazione dell’Arcidiocesi di Bologna con il Centro di Comunicazione Multimediale che, fra l’altro, cura il nuovo sito web www.chiesadibologna.it e i settimanali “Bologna Sette” e “12 Porte”. L’incontro, che è stato anche corso di formazione per giornalisti con l’attribuzione di crediti deontologici, è stato organizzato dall’Ufficio Comunicazioni sociali Ceer, in collaborazione con Ordine dei Giornalisti e Fondazione Giornalisti Emilia-Romagna, Fisc, Ucsi, Acec, Gater, Ucid, con l’ospitalità dell’Arcidiocesi di Bologna e dell’Ufficio Comunicazioni sociali, del settimanale “Bologna Sette” e di “12 Porte”. Prima del convegno si è inoltre svolta una visita guidata alla collezione di opere d’arte “Raccolta Lercaro” in via Riva di Reno.

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(Da sin.) Francesco Ognibene, Alessandro Rondoni, mons. Giovanni Mosciatti, Giovanni Rossi, Vincenzo Corrado

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L'intervento del card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna

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Alessandro Rondoni, il card. Matteo Zuppi, Vincenzo Corrado

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Il pubblico presente

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La visita guidata alla Raccolta Lercaro

on Gennaio 10, 2020

La tradizionale conviviale natalizia del Rondo Point si è svolta al Ristorante Peter Pan di Forlì il 16 dicembre con la partecipazione di cento persone. Durante la serata Alessandro Rondoni ha dialogato sull’attualità e sui principali avvenimenti dell’anno con alcuni ospiti, fra cui Laura Sansovini della compagnia teatrale “Cinecircolo del Gallo”, Angela Fabbri, responsabile per oltre trent’anni della casa di accoglienza “La Tenda” del Centro di aiuto alla vita, Carlo Caselli, presidente provinciale di Confedilizia, don Matthew Udoh, sacerdote nigeriano che a Forlì segue la comunità africana anglofona, Claudio Barbarulo e Sergio Sansavini della parrocchia di Coriano che hanno mostrato un presepe da loro realizzato. Nel corso della conviviale sono stati ricordati alcuni amici recentemente scomparsi fra cui Aurelio Angelucci, il popolare “Tugnz”, il pittore Angelo Ranzi, il prof. Giorgio Maltoni e altri amici del Rondo Point tra i quali Giovanni Fasciano e Pierluigi Canali. È stata quindi illustrata l’adozione a distanza di un bambino da parte del Rondo Point con un progetto Avsi ed è stato diffuso l’ultimo numero di “ForzARomagna”, disponibile gratuitamente al Rondo Point. Al punto di incontro, ascolto e informazione in piazza Saffi, inoltre, il 24 dicembre si è svolto il tradizionale “RondoNatale” con brindisi e scambio di auguri insieme a Rondoni che ha festeggiato pure il suo compleanno.

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on Dicembre 13, 2019

Alessandro Rondoni ha partecipato alla presentazione del libro, al quale ha collaborato, “1919-2019. Un secolo a Forlì”. Il volume racconta i cento anni di vita del settimanale “Il Momento”, fondato nel 1919 da mons. Giuseppe Prati, e di cui Rondoni è stato direttore per oltre vent’anni, dal 1988 al 2009. Nel suo intervento ha illustrato, fra l’altro, la trasformazione del giornale in settimanale cittadino dentro un lavoro professionale ed editoriale, ricordando anche quando da direttore chiese l’intitolazione delle piazze don Pippo e Giovanni Paolo II e la via don Francesco Ricci a Forlì.

L’incontro si è svolto il 12 dicembre a Forlì nella Sala Melozzo, e dopo i saluti del vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, e del sindaco, Gian Luca Zattini, sono intervenuti don Franco Zaghini, Gabriella Tronconi Medri, Riccardo Lanzoni, Alessandro Rondoni, Mario Proli, autori del volume che è stato curato dall’attuale direttore, don Franco Appi, che ha moderato l’incontro. “Il Momento di don Pippo”, che con alcune interruzioni fu alla guida del giornale fino al 1952, anno della sua morte, è stato presentato da don Zaghini, mentre la Tronconi Medri ha parlato de “Il nuovo Momento di don Mario Vasumi”, successore di don Pippo e direttore fino al 1973. Ha poi raccontato la sua esperienza il prof. Lanzoni, con cui si aprì la stagione dei laici alla direzione del giornale dopo che don Francesco Ricci lo ebbe salvato dalla chiusura. Mario Proli, infine, ha raccontato “Il Momento di Sedioli e Appi”.

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on Agosto 22, 2019

«L’uomo europeo è tale non per natura, etnia o geografia ma per via della cultura», ha detto Alessandro Rondoni ricordando l’opera di don Francesco Ricci durante l’incontro “L’unità dell’Europa e le sue radici culturali” svoltosi al Book Corner del Meeting di Rimini il 21 agosto con l’intervento anche del prof. Riccardo Lanzoni. «Il modo di costruire l’Europa si fonda sulla cultura dell’incontro e la capacità di relazione», ha aggiunto Rondoni durante la presentazione dell’opera culturale di don Ricci, comunicatore e missionario nel mondo che a metà degli anni Sessanta a Forlì fondò Cseo, Centro Studi Europa Orientale, per fare conoscere in Occidente la realtà della società e della Chiesa nei Paesi del cosiddetto socialismo reale. I documenti e i testi raccolti da lui e dai suoi collaboratori in Iugoslavia, Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Romania, portati clandestinamente oltre frontiera furono poi tradotti in italiano e pubblicati. L’attività editoriale di don Ricci è stata poi proseguita dall’editrice “La Nuova Agape” anche con la rivista “Il Nuovo Areopago”. Durante l’incontro il prof. Lanzoni ha ripercorso «i rapporti che don Ricci ha coltivato in tutto il mondo e la speciale amicizia e collaborazione con don Giussani», leggendo anche alcuni ricordi che quest’ultimo dedicò al prete missionario dopo la sua morte nel 1991. Presente all’appuntamento anche Enrico Locatelli, presidente del Centro culturale Don Francesco Ricci-La bottega dell’orefice che, fra gli altri, ha promosso l’iniziativa nell’ambito della quarantesima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli. Durante la presentazione sono stati ripresi testi riguardanti l’opera di don Ricci fra cui il saggio “L’unità dell’Europa e le sue radici culturali”, “Una passione cento passioni”, “Il Nuovo Areopago”, “Cronache d’Europa”, “La più umana delle passioni” (ed. Bur-Rizzoli).

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on Luglio 23, 2019

Centocinquanta persone, soci rotariani e alcuni ospiti del mondo giornalistico e sportivo, si sono ritrovate alla conviviale del Rotary Club Forlì al “Marè” di Cesenatico per l’appuntamento con il mister Alberto Zaccheroni che ha ripercorso le tappe salienti della sua carriera in Italia e all’estero nel dialogo-intervista con il giornalista Alessandro Rondoni. Raccontando le sue “Esperienze calcistiche dalla Romagna all’Oriente”, Zac ha rievocato le imprese che hanno costellato la sua carriera, iniziata come giocatore nel Meldola, paese d’origine, proseguita con le esperienze da allenatore nelle giovanili del Cesenatico, in altre squadre di categorie minori e poi al Venezia e al Cosenza. Ha ripercorso, inoltre, i passi successivi che lo hanno portato ai palcoscenici delle grandi squadre: Udinese, Lazio, Milan, Inter, Torino, Juve. Durante la serata, il 16 luglio, Zaccheroni ha anche ricordato la cavalcata che lo portò a vincere lo scudetto con il Milan nel 1999 dopo una rincorsa sulla Lazio. Il mister romagnolo ha inoltre spiegato i motivi per cui ha scelto di andare all’estero, fino in Giappone, dove ha vinto la coppa d’Asia nel 2011 risultando il primo allenatore italiano a conquistare un trofeo internazionale alla guida di una nazionale straniera. Per poi andare, sempre con la nazionale nipponica, ai mondiali in Brasile, quindi allenare la squadra cinese del Beijing Guoan e, recentemente, la nazionale degli Emirati Arabi. Durante la conviviale, introdotta dal presidente del Rotary Club Forlì, Rinaldo Biserni, Zaccheroni ha risposto pure alle domande di altri ospiti del mondo sportivo e giornalistico ed erano presenti anche Gabriele Contini, osservatore Can A ed ex assistente internazionale, Christian Brighi, osservatore Can B e già arbitro di serie A, Franco Aleotti, patron del premio Sportilia, Antonio Farnè, giornalista Rai e già caporedattore Tgr Emilia-Romagna, Giancarlo Mazzuca, scrittore e già direttore de “Il Resto del Carlino”, Stefano Benzoni, giornalista, Gastone Turci, commentatore sportivo su Videoregione, e Stefano Scozzoli di  Menabò.

 

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on Giugno 14, 2019


Nel foyer del Teatro Comunale di Bologna, Alessandro Rondoni ha seguito il convegno “Il Partito Popolare a Bologna: 100 anni dopo”, promosso da Ucid e Bologna al Centro-Officina delle Idee. Sono intervenuti, il 10 giugno, l’arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Zuppi, il sindaco Virginio Merola, il sen. Pier Ferdinando Casini, i professori dell’Università di Bologna Paolo Pombeni e Roberto Balzani. Ha presieduto l’incontro Gian Luca Galletti, presidente Ucid Emilia-Romagna, e ha portato i saluti Angelo Rambaldi dell’Associazione Bologna al Centro.

on Maggio 19, 2019

Nel Museo Internazionale delle Ceramiche (Mic) il 17 maggio, Alessandro Rondoni è intervenuto all’incontro “Tra cittadinanza e globalità. Comunicare l’Europa” svoltosi nell’ambito del convegno nazionale Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici)Colori d’Europa. Le sfide del terzo millennio” ospitato a Faenza e a Forlì dal 16 al 18 maggio in occasione dei 120 anni de “Il Piccolo” e dei 100 anni de “Il Momento”, settimanali delle diocesi di Faenza-Modigliana e di Forlì-Bertinoro. Alle varie sessioni del convegno sono intervenuti, fra gli altri, Giulio Donati, direttore de “Il Piccolo”, il sindaco faentino Giovanni Malpezzi, i vescovi Tommaso Ghirelli (Imola), delegato per le Comunicazioni sociali Ceer, Mario Toso (Faenza-Modigliana) e Gianni Ambrosio (Piacenza-Bobbio), i professori Giuliana Laschi e Marco Borraccetti dell’Università di Bologna, don Franco Appi direttore de “Il Momento”.

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