La Ferrara ha proseguito: «In Europa il 12% dei minori è colpito da cyberbullismo. È necessario fare prevenzione in famiglia e a scuola e c’è bisogno anche di politiche regionali e comunali. La nuova legge prevede l’ammonimento per reati commessi da minorenni con più di 14 anni e la possibilità di richiedere la rimozione dal web dei contenuti offensivi». Paolo Picchio, che dopo la morte della figlia ha iniziato a girare nelle scuole d’Italia per sensibilizzare i giovani, ha ricordato: «Carolina prima di togliersi la vita ha scritto che le parole fanno più male delle botte. Il suo messaggio lo porto ai ragazzi affinché imparino ad usare i social con rispetto per la vita e la dignità degli altri. La mia speranza è che la morte di mia figlia non sia stata vana e che non ci siano mai più altre Caroline». All’incontro, promosso il 15 maggio in collaborazione con l’associazione “Valori e Libertà” nell’ambito del Festival della Comunicazione, organizzato dal “Corriere Cesenate” e dalla diocesi di Cesena-Sarsina dal 19 al 29 maggio, hanno portato i saluti il vescovo, mons. Douglas Regattieri, Francesco Zanotti del “Corriere Cesenate”, l’assessore alle politiche sociali di Cesena, Simona Benedetti, e Maria Lucia Macagnino, presidente di “Valori e Libertà”.